Lo Stagno di San Teodoro, conosciuto anche come Laguna di San Teodoro, è un sito di importanza comunitaria (SIC) inserito nell’elenco delle zone speciali di conservazione e nell’Area Marina Protetta Tavolara-Punta Coda Cavallo.
Appartenente all’omonimo comune in provincia di Sassari, lo stagno è situato alle spalle della spiaggia La Cinta e presenta un’estensione di circa duecentoquaranta ettari, con una profondità che varia tra i settanta e i centoventi centimetri.
Accessibile e visitabile attraverso alcuni percorsi specifici, delimitati da staccionate in legno, lo stagno di San Teodoro rappresenta un vero e proprio tesoro naturalistico, ricco di straordinarie specie floro-faunistiche che rendono il suo ecosistema un eccezionale patrimonio biologico.
L’habitat della laguna di San Teodoro è infatti popolato da splendidi endemismi ed esemplari palustri e marini, circondati dalla fitta e rigogliosa vegetazione tipica della macchia mediterranea; tra le specie animali che abitano l’ambiente naturale della laguna, vale la pena menzionare la spigola, l’orata, il cefalo e l’avifauna che nidifica e migra, composta perlopiù da cormorani, aironi, martin pescatore, falco di palude, gheppio e fenicottero rosa.
Le sponde dello stagno di San Teodoro sono inoltre circondate da lunghe distese di salicornia, verde o rossa a seconda delle stagioni, e i percorsi sono immersi nella profumata e lussureggiante vegetazione comprendente perlopiù lentischio, ginestra, mirto, querce da sughero, erbe aromatiche, ginepro, olivastro e orchidee selvatiche.