Il Rio Posada, nasce alle falde della Punta di Senalonga, nel territorio comunale di Alà dei Sardi, in provincia di Sassari, è un corso d’acqua che attraversa diversi comuni della Sardegna settentrionale per circa cinquanta chilometri, fino ad arrivare al comune di Posada dove sfocia nel Mar Tirreno all’estremo nord della spiaggia di Orvile.
Gli affluenti principali del Rio Posada, che sorge a circa 1077 metri sopra il livello del mare, sono il Rio Mannu, il Rio Sas Pruneddas – che nascono entrambi alle pendici del Monte Albo – e il Rio Altana, le cui sorgenti si trovano in stretta vicinanza con quelle del Fiume Tirso.
La foce del Rio Posada, circondata da numerosi stagni, ricopre un’area di notevole interesse naturalistico, soprattutto per via del patrimonio floro-faunistico che popola il suo habitat: ricco di variegate piante acquatiche, una vegetazione palustre di considerevole importanza e alcune specie animali tra cui spiccano in modo particolare gli uccelli, come il pollo sultano, il falco di palude, il fenicottero rosa, il germano reale, gli aironi, la folaga e la gallinella d’acqua.
Sbarrato dalla diga di Maccheronis, all’altezza del territorio comunale di Torpè, in provincia di Nuoro, il Rio Posada dà origine a un bacino artificiale – chiamato per l’appunto Lago di Torpè – che si estende lungo una superficie di quasi tre chilometri di lunghezza e circa un chilometro di larghezza.
Gran parte dell’ecosistema che si affaccia sul fiume e, più precisamente, nei territori comunali di Bitti, Lodè, Torpè e la stessa Posada, costituisce – insieme ai Monti Tepilora, alle diramazioni montuose di Sant’Anna e alle falde del Monte Albo – il Parco Regionale di Tepilora, Sant’Anna e Rio Posada, in via di istituzione dal 2008 e con un’estensione di quasi seimilacinquecento ettari.