Punta La Marmora (in sardo logudorese Pedras Carpìdas) è la cima più alta del massiccio del Gennargentu e la vetta più elevata dell’intera Sardegna. Collocata a 1834 metri sopra il livello del mare, nella parte centro-orientale dell’isola, la montagna si trova tra la regione storico-geografica della Barbagia e quella dell’Ogliastra, nei territori comunali di Desulo e Àrzana.
Chiamata come il generale Alberto Ferrero della Marmora, autore delle opere Voyage en Sardaigne (1826) e Itinéraire del ‘ile de Sardaigne (1860), Punta La Marmora è caratterizzata dalla presenza di rocce scistose risalenti al Paleozoico, circondate da una fitta e rigogliosa vegetazione mediterranea costituita prevalentemente da arbusti, erbe e boschi di tassi millenari.
Il clima sulla vetta del Gennargentu è caratterizzato da forti precipitazioni, durante la stagione invernale, che creano dei manti di neve che perdurano fino al periodo primaverile e talvolta fino a giugno inoltrato.
Il patrimonio floro-faunistico di Punta La Marmora è quello tipico delle zone montane, comprendente perlopiù esemplari come il ginepro nano, la viola sardo-corsa, la gramigna di Sardegna, l’arenaria balearica e il garofano; tra le specie animali si distinguono invece, in modo particolare, il muflone e l’aquila reale.
La cima di Punta La Marmora è raggiungibile attraverso alcuni percorsi escursionistici realizzati dall’Ente Foreste della Sardegna e forniti di aree di sosta e ristoro che si affacciano su viste panoramiche di straordinario e suggestivo fascino.