Il Monte Pulchiana, situato sopra un tavolato della Gallura settentrionale, in provincia di Sassari, è il più grande monolite granitico della Sardegna – con un’altezza di circa centodieci metri e un perimetro di base dal diametro di centoventi metri – ed è stato inserito, con decreto del 1994 istituito dall’Assessorato regionale in Difesa dell’Ambiente, tra i monumenti naturali dell’isola.
Collocato a 550-673 metri sopra il livello del mare, nel territorio comunale di Tempio Pausania, l’inselberg – costituito prevalentemente da leucograniti a biotite – presenta una singolare forma tondeggiante, comunemente detta “ a panettone ”, un colore giallo-rosato dovuto ai processi di ossidazione ed è circondato da una bassa vegetazione non particolarmente rigogliosa.
Il paesaggio granitico in cui il Monte Pulchiana è inserito rappresenta uno spettacolo naturalistico unico e raro, delineato dagli splendidi esemplari di querce da sughero e dagli elementi tipici della macchia mediterranea.
Non mancano inoltre numerosi resti di insediamenti archeologici che rendono tutto l’altopiano in cui è collocato il Monte Pulchiana – chiamato in gallurese Li Parisi – straordinariamente rilevante anche da un punto di vista storico e culturale: dalle tombe preistoriche in tafone alle domus de janas di Viddalba, passando per i nuraghi – sia circolari che a corridoio –, tra i quali vale la pena menzionare quelli di Santa Barbara, Paltitoggiu, Bastinacciu, Avru Mannu, Nuracheddu e Monti Longu.
Il terreno circostante il Monte Pulchiana è oggi utilizzato perlopiù per il pascolo e la caccia al cinghiale ed è facilmente accessibile grazie alla sua collocazione limitrofa al Parco Regionale del Limbara.