Le Grotte di Is Zuddas, situate nella zona sud-occidentale della Sardegna e, più precisamente, nel territorio comunale di Santadi, a soli 500 metri dalla frazione di Su Benatzu, in provincia del Sud Sardegna, sono cavità calcaree lunghe all’incirca 1650 metri, create dall’acqua e sviluppate all’interno del massiccio roccioso chiamato Monte Meana (236 metri sopra il livello del mare).
Caratterizzate dalla presenza di numerose sale – completamente differenti l’una dall’altra e chiuse da pareti ricche di straordinarie colate, cannule, concrezioni stalagmitiche e stalattitiche –, le Grotte di Is Zuddas possono essere visitate attraverso un percorso che si estende per quasi cinquecento metri e consente di ammirare anche le caratteristiche e spettacolari aragoniti aghiformi, denominate dagli speleologi “ fiori di grotta ”.
La sala più bella delle Grotte di Is Zuddas è probabilmente quella cosiddetta dell’Organo – per via della presenza di una maestosa colonna di stalattiti e stalagmiti, che richiama la forma di un organo a canne –, che ospita ogni anno, sotto Natale, un incantevole presepe fatto di sculture in trachite.
La temperatura all’interno delle Grotte di Is Zuddas si aggira intorno ai sedici gradi e la visita guidata – che dura all’incirca un’ora – inizia con l’osservazione dei resti di un roditore presente esclusivamente in Sardegna e in Corsica ed estinto quattro secoli fa (Prolagus Sardus); prima di arrivare alla Sala dell’Organo e proseguire lungo un breve tunnel che conduce al suggestivo Salone del Teatro, oltre il quale si raggiunge il vero e proprio fiore all’occhiello dell’intera cavità: la meravigliosa Sala delle Eccentriche, delimitata da pareti ornate con straordinarie e rarissime aragoniti eccentriche che, concentrate in un solo ambiente e sviluppate in ogni direzione, rendono le Grotte di Is Zuddas uniche al mondo.