Santa Sofia, come la vicina Su Lau, è una frazione del comune di Laconi, in provincia di Oristano, da cui dista circa otto chilometri. Il territorio appartenente alla località, si trova lungo le pendici dell’altipiano del Sarcidano, e fa parte della foresta demaniale di Funtanamela, una vasta estensione boschiva di lecci e querce da sughero che offre rifugio a diverse specie animali, tra cui il cervo sardo. L’area fornisce diversi spunti per effettuare avventurose escursioni nei percorsi di trekking tracciati, in particolare quelli del Monte Fa (a Nuragus).
Nella frazione sono presenti alcune strutture ricettive, specialmente agriturismi, che offrono prodotti tipici del territorio e altre prelibatezze come il tartufo. L’abitato si presenta come una tipica borgata rurale, circondato da coltivazioni e pascoli. Numerose le attrazioni nella zona circostante: dalla Giara di Gesturi (Sa Jara Manna, in sardo) alle Grotte del Parco Aymerich (nei pressi delle quali si trova l’omonimo castello medioevale), dal Museo Archeologico delle Statue Menhir fino ai paesi emblema del folklore barbaricino, Meana Sardo, Aritzo (comune nel quale, in occasione di Autunno in Barbagia, si festeggia la sagra delle castagne), Gadoni e Atzara.
Santa Sofia è la meta ideale per i turisti desiderosi di scoprire storia e tradizioni della Sardegna (e della cultura agropastorale della Barbagia), e che ambiscono a trascorrere un soggiorno immersi in totale relax, tra paesaggi ameni, cibi e vini genuini. La frazione di Santa Sofia consente di compiere facilmente un itinerario alla scoperta dei nuraghi, dei dolmen e dei menhir (costruzioni megalitiche risalenti al Neolitico), presenti in gran numero nella zona. Basti citare il menhir di Gedillis, i menhir di Sa Pedra Idocca I,II e III, la domus de janas di S’Arratzaraxu, il nuraghe Mamusi, il Gurduxioni, il Pilicapu, il Lisandru e il dolmen di Corte Noa.
Anche le attrazioni presenti a Laconi meritano menzione, come la statua di Sant’Ignazio a cavallo, santo in onore del quale si celebra ogni anno l’omonima festa in gennaio, con l’accensione dei fogones (grandi falò) e la chiesa di San’Antonio. La località è facilmente raggiungibile da Oristano, percorrendo la Sp 33 fino ad Atzara e proseguendo sulla Sp128 in direzione Meana Sardo-Laconi e sulla Sp 52bis poi, oppure da Nuoro, imboccando la Sp295 e dirigendosi verso l’hinterland in direzione Fonni–Tonara (e proseguendo superata Aritzo sulla Sp128 e sulla Sp 52bis).