Paduledda è una frazione residenziale del nord Sardegna adagiata su una collina che sovrasta il tratto costiero della Costa Paradiso; l’agglomerato appartiene al comune di Trinità d’Agultu e Vignola (La Trinitai e Vignola in gallurese), così come le frazioni di La Contra, La Suaredda e La Lamma. La località si affaccia sul Golfo dell’Asinara, luogo famoso non solo per le spiagge lunghe e sabbiose, ma anche per la presenza di vigneti per la produzione dei vini Vermentino e Cannonau.
Le baie nei pressi di Paduledda, caratterizzate da acque blu cobalto e turchese, distano da questa località circa tre chilometri e la maggior parte di esse sono raggiungibili in auto o con una piacevole passeggiata in bicicletta, come la spiaggia Li Cossi, situata di fronte al villaggio di Costa Paradiso, la spiaggia di Tinnari e La Marinedda, rese uniche dalla presenza di rocce scolpite e modellate dal vento con un lavoro millenario.
Degne di nota sono anche la baietta di L’Oltu di Li Canni e l’estesa spiaggia Li Feruli, che si congiunge ad ovest con le dune de Li Junchi, spiaggia principale di Badesi. Le ampie coste rocciose di fronte a Paduledda sono intervallate da calette di sabbia, per lo più accessibili via mare, fronteggiate e protette dall’Isola Rossa, così chiamata per il colore delle sue rocce e sulla quale si trova la bella spiaggia Longa, un piccolo borgo marinaro e una torre spagnola del cinquecento.
Nell’area di Paduledda numerose sono le testimonianze archeologiche, che vanno dal Neolitico recente della domus de janas in località Conca di li Fati, nei pressi dell’Isola Rossa, al periodo nuragico dei nuraghi di Bastianazzu e di Lu Naragheddu, fino alle numerose chiese campestri sparse nel territorio: la più importante si trova nella piazza centrale di Trinità d’Agultu e Vignola, la Chiesa della Santissima Trinità, edificata all’inizio del Settecento e trasformata in parrocchia rurale nel 1813.