Nuraxinieddu è una frazione del comune di Oristano, nella provincia omonima, e fa parte della regione storica del Campidano di Oristano. Dista circa tre chilometri dal suo capoluogo comunale ed è collocata accanto alle frazioni di Silì e Massama. Questa località nasce agli albori della Sardegna Giudicale come florido centro rurale a servizio dei signori del luogo, diventando un centro autonomo nel Dodicesimo secolo molto rilevante per il Giudicato d’Arborea.
La frazione seguì il destino della vicina Oristano, subendo la dominazione aragonese e sabauda e iniziando un percorso verso l’autonomia solo alla fine dell’Ottocento, ma non assurgendo mai a comune. Nel suo territorio erano compresi numerosi monumenti di interesse storico, appartenenti alle diverse epoche, come la chiesa di San Giacomo, del Sedicesimo secolo, la chiesa di San Pantaleo, oggi distrutta, e i ruderi della chiesa campestre di Santa Margherita, annessa al cimitero.
Nuraxinieddu è collocata in posizione strategica per visitare le maggiori attrazioni della zona, come il sito archeologico fenicio dell’antica Tharros, la bella Cabras, e le meravigliose spiagge del Golfo di Oristano, tra cui Is Arutas, Mari Ermi, Torregrande, Maimoni, Abarossa, Su Siccu, la spiaggia di San Giovanni del Sinis e Funtana Meiga. La vicinanza con lo stagno di Cabras e con gli stagni Mistras e di Santa Giusta consente inoltre agli appassionati di bird-whatching di ammirare i fenicotteri rosa e altre specie rare.
Ad Oristano invece, i visitatori potranno ripercorrere la storia di Eleonora d’Arborea, giudicessa che emanò la Carta de Logu, visitando la sua statua, la Torre di San Cristoforo, il palazzo Arcivescovile e Palazzo Parpaglia. E’ consigliabile recarsi a Nuraxinieddu in marzo, quando Oristano si anima di visitatori provenienti da tutto il mondo per assistere all’evento più atteso: il carnevale della Sartiglia. Nuraxinieddu è raggiungibile da Olbia, Sassari, Nuoro e Cagliari percorrendo la SS131, uscita Oristano.