L’isola dei Cavoli fronteggia Capo Carbonara, e rappresenta l’estremità meridionale del territorio granitico del Sarrabus. L’isola, posta nel sud-est Sardegna, è ricca di risorse botaniche endemiche sardo-corse, quali, il cavolo selvatico, l’acchiappamosche e la preziosa ferula; è inoltre fertile di spettacolari risorse avifaunistiche, che comprendono il gabbiano corso, il marangone dal ciuffo, e ittico faunistiche.
Questa notevole varietà ecosistemica è data dall’appartenenza dell’isola all’Area Marina Protetta di Capo Carbonara, ed al fatto che essa si trovi al centro di studi naturalistici dei ricercatori dell’Università di Cagliari. L’origine del nome – Isola dei Cavoli – è controversa: non si è certi se i cartografi, trascrivendo i nomi originari, avessero scambiato “ cavuru ” (granchio) per cavolo, o se il nome si riferisce invece ai numerosi cavoli selvatici che crescono sull’isola in forma endemica.
L’isola dei Cavoli comprende alcune piccole calette bianchissime, con arenile di sabbia grossolana, ciottoli e rocce, e acque di colore blu ricche di interessante ittiofauna (barracuda, castagnola, saraghi, orate, ecc.); il fondale è roccioso e profondo, con anfratti nei quali si possono osservare le margherite di mare, le gorgonie e le spugne, ed è piacevole meta per i diportisti, offre una serie di insenature rocciose dove sostare con le proprie imbarcazioni: nella Cala di Ponente le imbarcazioni di piccolo cabotaggio possono sfruttare una modesta banchina, mentre nella Cala di Scasciu in dialetto maddalenino (Cala del Divertimento) c’è spazio sufficiente per fare festa affiancando più barche.
L’isola è dominata da un bellissimo faro ottocentesco, le cui pareti sono ricoperte da mosaici di colore azzurro e viola che creano dei suggestivi riflessi luminosi con la luce del sole, abitato fino a poco tempo fa dagli addetti ai fanali, ora utilizzato dalla Facoltà di biologia di Cagliari per ricerche botaniche e zoologiche. Il faro, costituito da una struttura parallelepipeda e da una torre alta 37 metri, ingloba una Torre difensiva spagnola risalente al 1591.
Il panorama regalato al visitatore comprende le Isole I Varaglioni, dei roccioni chiari rotondeggianti simili a quelli dell’isola Serpentara, che sono divisi da un canale che ospita la statua della Madonna del Naufrago di Pinuccio Sciola. La natura del luogo è ovviamente incontaminata e magnifica; è possibile visitarlo a piedi, percorrendo il perimetro dell’isola, un tragitto di circa 2,7 chilometri, ma occorre informarsi su eventuali restrizioni dell’Area Marina Protetta.
Dove si trova
L’isola dei Cavoli è situata a circa un chilometro a sud est di Capo Carbonara, nel comune di Villasimius (Provincia del Sud Sardegna).
Come arrivare all’Isola dei Cavoli
L’isola è raggiungibile via mare, con la propria imbarcazione o al servizio turistico dal porticciolo di Villasimius. La distanza da esso è di circa 5 chilometri.