Capo Caccia (in catalano algherese Cap de la Caça) è un promontorio calcareo appartenente al comune di Alghero, in provincia di Sassari, ed è situato nel nord-ovest Sardegna in una zona molto interessante dal punto di vista storico e naturalistico. Composto da roccia granitica, il promontorio di Capo Caccia si innalza per 168 metri sopra il livello del mare e sulla sua sommità ancora oggi è attivo il Faro di Capo Caccia, visibile a occhio nudo anche a grande distanza.
Il nome del promontorio deriva dalla tradizione locale: in questa zona, fino agli anni Sessanta, era infatti praticata la caccia al piccione dai notabili del luogo: oggi l’attività venatoria è proibita e Capo Caccia è divenuta zona protetta con un decreto ministeriale del 2002, che ha portato all’istituzione dell’Area Marina Protetta Capo Caccia–Isola Piana e del Parco di Porto Conte, nota per l’avvistamento di delfini in cattività. Sono molte le specie che qui hanno trovato rifugio, come il grifone, l’aquila del Bonelli, il falco pellegrino, il gabbiano reale, la procellaria e il gabbiano corso. Il promontorio di Capo Caccia è altresì ricco di grotte naturali, un tempo frequentate dalla foca monaca.
Le grotte si dividono in Grotte di Superficie e Grotte Sommerse: tra le prime vale la pena citare la Grotta della Foca Monaca, la Grotta del Gabbiano, la Grotta di Sant’Elmo o Grotta Verde (molto interessante dal punto di vista archeologico, in quanto vi sono stati ritrovati diversi manufatti in ceramica appartenenti alla Cultura della Grotta Verde) e le Grotte di Nettuno, dove all’interno un tempo vi era la famosa spiaggia dei Ciottolini (oggi scomparsa), la Grotta Gea e la Grotta del Belvedere; alle grotte sommerse appartengono invece la Grotta della Madonnina, la Grotta di Nereo con le sue pregiate formazioni coralline, la Grotta del Sifone e del Tunnel, la parte sommersa della Grotta di Nettuno e la parte sommersa della Grotta del Belvedere. Le grotte sono visitabili, accompagnati da una guida turistica, solo quando le condizioni meteo-marine lo consentono.
Tra le spiagge, piccole e protette dalle pareti del promontorio, spiccano su tutte l’insenatura di Porto Conte e la spiaggia di Mugoni. Le acque cristalline e la natura incontaminata e selvaggia hanno reso Capo Caccia un centro molto amato dai turisti e dagli ambientalisti; si può infatti godere di uno scenario unico nel suo genere, che protegge le sue bellezze aiutato dalla forza degli elementi e dalla nuda roccia, per salvaguardarne la magia e la maestosità.
Nei pressi del promontorio inoltre, sono presenti diversi servizi turistici, hotel, b&b e ristoranti. La “ piccola Barcellona ” (Alghero) anima la zona soprattutto d’estate con eventi e bancarelle e vanta la presenza di note spiaggia come la spiaggia delle Bombarde e la spiaggia del Lazzaretto.