Salvatore Niffoi è nato a Orani, in provincia di Nuoro, nel 1950. Dopo gli studi primari e superiori si è laureato in Lettere a Roma nel 1976, con una tesi sulla poesia in lingua sarda. Insegnante di scuola media, ha pubblicato il suo primo romanzo, intitolato Collodoro, nel 1997 e nel 1999 ha iniziato una proficua collaborazione con la casa editrice nuorese Il Maestrale, dando alle stampe le opere Il viaggio degli inganni (1999), Il postino di Piracherfa (2000), Cristolu (2001) e La sesta ora (2003).
Con la casa editrice milanese Adelphi, Salvatore Niffoi ha invece pubblicato i romanzi che lo hanno definitivamente portato al successo e reso uno degli autori sardi contemporanei più letti e popolari: La vedova scalza, con il quale ha vinto il prestigioso Premio Campiello nel 2006, La leggenda di Redenta Tiria e Ritorno a Baraule.
Successivamente ha scritto, sempre per Adelphi, Il pane di Abele (2009), Paraìnas – Detti e parole di Barbagia (2009), Il bastone dei miracoli (2010) e Il lago dei sogni (2011).
Dal 2012 ha iniziato a pubblicare con Feltrinelli, con il quale ha dato alle stampe i libri Pantumas, nello stesso anno, e La quinta stagione è l’inferno nel 2014.
Annoverato tra gli autori della cosiddetta “ Nuova letteratura sarda ” – che vanta esponenti del calibro di Marcello Fois, Milena Agus, Flavio Soriga, Bianca Pitzorno e Michela Murgia –, Salvatore Niffoi si distingue per lo stile unico caratterizzato dall’utilizzo simultaneo di italiano e sardo, dalla terminologia arricchita di neologismi “ in limba ” e dalle scelte lessicali e sintattiche in cui gioca a fondere e far coesistere in perfetto equilibrio le due differenti lingue.