La Torre di Porto Scudo, conosciuta anche con l’antico nome di Torre di Porto Scuro, è una delle oltre cento fortificazioni di avvistamento costruite dagli aragonesi lungo le coste della Sardegna, con lo scopo di difenderle dalle incursioni straniere. Situata nella parte meridionale dell’isola e, più precisamente, all’interno del poligono militare di Capo Teulada, in provincia del Sud Sardegna, la Torre di Porto Scudo sorge a poco più di centoquaranta metri sopra il livello del mare, a solo un chilometro e mezzo dalla spiaggia di Porto Scudo e si trova a una distanza di quasi dieci chilometri dal centro abitato di Teulada.
Costruita presumibilmente tra il 1601 e il 1639, la fortificazione di difesa presenta una struttura a forma tronco-conica, con l’apertura d’ingresso collocata a quattro metri dal suolo, un’altezza intorno agli otto metri e un perimetro esterno dal diametro di sei metri circa; la volta della Torre di Porto Scuro è caratterizzata dalla presenza di una cupola che apre su una terrazza – denominata anche piazza d’armi e dotata di cannoniere e parapetto –, al quale si accede tramite una scala interna ricavata dalle pareti murarie.
Realizzata con blocchi di granito e pietre calcaree, la Torre di Porto Scudo cadde probabilmente in disuso e venne completamente dismessa intorno al 1851, perdendo la sua funzione di controllo e presidio – in grado di ospitare una guarnigione composta da un comandante e tre soldati, armati di fucili, spingarda e cannone – e divenendo mero punto di riferimento per le imbarcazioni che navigavano su quel tratto di costa.
Circondata dalla tipica vegetazione della macchia mediterranea, la Torre di Porto Scudo è oggi pressoché inaccessibile senza autorizzazione, a causa della sua posizione in un’area interessata da pesanti e frequenti esercitazioni militari; dalla sua cima è inoltre possibile godere di un’ottima vista panoramica in stretto contatto visivo con le torri di Malfatano, Pixini, del Budello e di Cala Piombo.