La Torre del Budello, affacciata sull’omonima spiaggia e situata su una scogliera della baia di Teulada, in provincia del Sud Sardegna, è una fortificazione costiera risalente al periodo di occupazione aragonese e costruita agli inizi del Diciassettesimo secolo, con lo scopo di controllare e difendere le sponde dell’isola dalle possibili invasioni nemiche.
Collocata a più di dieci metri sopra il livello del mare, la Torre del Budello permetteva di presidiare l’intera area comprendente il porticciolo e la foce del fiume e manteneva una comunicazione costante con le torri limitrofe di Pixini, Porto Scudo, San’Isidoro e Malfatano, con cui si trova in stretta continuità visiva.
Chiamata anticamente anche Torre del Budel (1603) e Torre di Teulada (1763 e 1773), la fortificazione di difesa presenta dimensioni medie e una struttura a forma tronco-conica, con un’altezza di quasi dodici metri e un perimetro esterno dal diametro che supera di poco i dieci metri; la camera interna della Torre del Budello è caratterizzata dalla presenza di un solo piano – con un soffitto a cupola sorretto da una colonna centrale – completo di caminetto, botola per il pozzo e troniera; lungo le pareti è inoltre presente una ripida scala scavata nel muro attraverso la quale è possibile raggiungere il terrazzo, denominato piazza d’armi, e chiuso, nel 1874, da una classica balaustra con cannoniere e merlature.
La Torre del Budello – che agli inizi del Seicento era in grado di ospitare un solo comandante e due secoli dopo una guarnigione costituita da un artigliere e quattro soldati, equipaggiati con due cannoni e una spingarda – venne presidiata e restaurata almeno fino al 1843 – seppur utilizzata perlopiù con la funzione di contrasto al traffico illecito e lotta al contrabbando – e cadde definitivamente in disuso nel 1867, quando venne dismessa e smilitarizzata con Regio Decreto.