Il Castello di Gioiosa Guardia era una delle residenze del conte Ugolino della Gherardesca, edificato con molta probabilità intorno al Tredicesimo secolo, al confine tra la curatoria del Cixerri e quelle di Sulcis, Nora e Decimo.
Situato nel territorio comunale di Villamassargia, si trova sulla sommità di un colle, a soli 900 metri dalla frazione di S’Ortu Mannu, in provincia del Sud Sardegna, ciò che ne rimane si trova poco distante dalla miniera di Orbai, che fa parte del circuito del Parco Geominerario della Sardegna. Prima dell’occupazione aragonese, il Castello di Gioiosa Guardia passò dalle mani di Guelfo della Gherardesca, figlio del conte Ugolino, a quelle di Brancaleone Doria, marito di Eleonora d’Arborea, che lo conquistò e occupò per un breve periodo.
Collocati a oltre quattrocento metri sopra livello del mare, sulla collina di Monti Exi, i resti del Castello di Gioiosa Guardia risultano ancora oggi facilmente riconoscibili: dagli ambienti del corpo di guardia alla cisterna, passando per le pareti intonacate e la volta a botte; fino ad arrivare alla torre, oltre la quale si giunge presso una cavità sotterranea, sovrastata da ciò che si presume fosse una terrazza.
Secondo alcuni studi storico-archeologici, il Castello di Gioiosa Guardia cadde in disuso tra la fine del Trecento e i primi trent’anni del Quattrocento, per ragioni non identificabili; divenendo col tempo meta dei “ ricercatori di tesori ” che nel corso dei secoli lo hanno inesorabilmente spogliato di tutto ciò che poteva essere trafugato.