L’Area Archeologica di Nora o Città di Nora è un sito archeologico di rara bellezza. Sorge a picco sul mare, sul Capo di Pula e al limitare delle saline di Nora, oggi importante zona umida della Sardegna. La Città di Nora è una delle più antiche della Sardegna, e la leggenda vuole che fosse stata edificata da Norace (Norax in Sardo), un importante divinità dell’isola, figlio di Ermes e di Erithia. Quel che è certo è che nell’Area Archeologica di Nora si possono vedere reperti e costruzioni risalenti a diverse epoche storiche.
Alla civiltà nuragica appartengono alcuni edifici come un Pozzo Nuragico presso la zona della Terme a Mare e alcuni reperti ed utensili dell’età del Bronzo. Successivamente l’area venne abitata dai punici e dai fenici, come attestano alcuni resti di costruzioni, come per esempio il Tempio punico della dea Tanith, protettrice dell’amore, della fertilità e delle stelle. Al periodo punico appartiene anche il Tofet di Nora, area sacra ove venivano eseguiti riti e sepolti gli infanti.
Qui è stata ritrovata la Stele di Nora, raffigurante la dea Tanith circondata dalla luna e dalle stelle, oggi conservata al Museo di Cagliari. Ma è sotto la dominazione romana che la Città di Nora conosce il suo massimo splendore. All’epoca imperiale appartiene il bellissimo anfiteatro che guarda verso il mare, alcune colonne, resti delle terme e dei mosaici e alcune strutture portuali (oggi quasi del tutto sommerse dal mare). Nora perde il proprio prestigio nel corso dell’VIII secolo, a causa delle frequenti incursioni corsare. A testimonianza di questa triste parte di storia, ancora oggi possiamo visitare la Torre Spagnola del Coltellazzo.
Dove si trova
L’Area Archeologica di Nora è situata nel comune di Pula, facente parte della Città Metropolitana di Cagliari.
Come arrivare all’Area Archeologica di Nora
Per raggiungere l’Area Archeologica di Nora si può partire dal Municipio del comune di Pula, in corso Vittorio Emanuele, e proseguire a piedi lungo il corso per 50 metri. Si svolta a destra, in via Azara, e si prosegue per altri 150 metri. Quindi svoltare a destra e imboccare via Nora, percorrendola per 1,4 chilometri. Alla rotonda proseguire dritto e imboccare via San’Efisio. Dopo 1,6 chilometri si raggiunge il Capo di Pula, e le rovine di Nora. Se si preferisce utilizzare l’auto, da corso Vittorio Emanuele si deve procedere in direzione nord, verso via Santa Croce. Dopo 140 metri svoltare a sinistra ed entrare in via Monte Santo. Proseguire per 600 metri, quindi svoltare a destra ed entrare sulla SS195. Seguire la SS195 per 1,5 chilometri. Si incontreranno due bivi: tenere sempre la sinistra, in direzione Capo di Pula. Dopo circa un chilometro si è arrivati a destinazione.