La civiltà nuragica si è sviluppata dal 1800 a.c., e la sua storia millenaria ha lasciato alla Sardegna una grande eredità, fatta di reperti che aiutano a ricostruire la vita, le usanze i riti di questo popolo antico. Le testimonianze più numerose sono i nuraghi, da cui prende il nome la stessa Sardegna nuragica, costruzioni megalitiche a forma di torre di fronte a cui la scienza si divide: avevano funzione di avvistamento? Erano edifici funerari? Indubbiamente erano il fulcro della vita sociale.
La Sardegna nuragica vanta più di 7mila nuraghes sparsi in tutta l’isola, cui si accompagnano monumenti altrettanto interessanti come i tempi e i pozzi dell’acqua sacra, i dolmen, i menhir, le tombe dei giganti e la recente scoperta dei Giganti di Mont’e Prama.
L’esperimento più interessante della guida di My Sardinia è stato quello di descrivere e mappare gran parte della Sardegna nuragica, i siti archeologici, primo fra tutti Su Nuraxi: una delle più importanti aree a testimonianza del glorioso passato dell’isola, portata alla luce nel corso degli anni ’50 (oggi Patrimonio UNESCO).
Nella Valle dei Nuraghi o nascosti fra scorci insoliti, scoprirete che per raggiungere i luoghi della Sardegna nuragica basta affidarsi al tour virtuale di My Sardinia sfruttando la mappa geolocalizzata di Google Maps. In un click potrete osservare tutti i siti nuragici dell’isola e scoprire come raggiungerli.