Il Museo Turcus e Morus delle incursioni barbaresche in Sardegna, gestito dalla Società Cooperativa Serzela, è ospitato in quello che un tempo era il Monte Granatico, ossia i magazzini gestiti da uomini di chiesa nei quali veniva conservato il grano in previsione di scarso raccolto, o per aiutare i più bisognosi.
La sede si sviluppa su un unico piano, e l’edificio conserva ancora all’esterno gli architravi alle porte e alle finestre e le pietre granitiche a vista, oltre a quello che un tempo doveva essere un piccolo campanile a vela. Il museo è dedicato alle incursioni barbaresche che interessarono il territorio sardo, i Turcus e i Morus, che molto dolore causarono con violenze e scorrerie.
Una lapide risalente al XIII secolo riporta appunto una viva testimonianza di quel periodo funesto: El 5 de arbili 1515 esti istada isfata sa vila de uras de manu de turcus e morus e fudi capitanau del morus Barbarossa, che ricorda appunto la distruzione della città di Uras nel 1515.
La storia, però, per essere giudicata attendibile, deve essere il più obiettiva possibile e lo scopo del museo è proprio questo: esorcizzare il periodo delle incursioni e raccontare in modo acritico e senza ipocrisie quel che accadde.
Il museo è suddiviso in quattro aree tematiche: I fatti, gli uomini, le navi, le torri, raccontate da oltre trenta pannelli che ricostruiscono battaglie, rotte di navigazione e tecniche di guerra e incursione accanto a diorami del territorio. Per chi lo desidera, il Museo Turcus e Morus delle incursioni barbaresche in Sardegna offre un servizio di visite guidate.
Dove si trova
il Museo Turcus e Morus delle incursioni barbaresche in Sardegna è situato in piazza San Michele nel comune di Gonnostramatza, in provincia di Oristano.
Come arrivare al Museo Turcus e Morus delle incursioni barbaresche in Sardegna
Per raggiungere il museo, partendo da Oristano, si deve uscire dalla città seguendo la SP70 in direzione SS131, entrandovi tramite lo svincolo per Cagliari. Si segue quindi la SS131 per 40,7 chilometri fino all’uscita Collinas. Dopo 6,6 chilometri alla rotonda si prende la prima uscita e si continua per 400 metri. Si svolta a sinistra si entra in SP46 quindi, dopo 850 metri, si svolta a destra e si è arrivati a destinazione.