Il Museo dell’arte mineraria di Iglesias è stato inaugurato nel 1911 grazie alla volontà e alla lungimiranza dell’ingegnere Giorgio Asproni, che desiderava tramandare ai posteri la magnificenza e l’operosità del lavoro in miniera e delle attività ad esso correlate. Per l’ubicazione scelse un bellissimo edificio in stile Liberty, come se la leggerezza delle forme del contenitore potesse nobilitare un contenuto che forse i più giudicano sporco o poco elegante.
Ognuna delle sale che si snodano lungo il percorso è dedicata a una particolare caratteristica dell’attività mineraria: si possono ossservare macchinari d’epoca, documenti e fotografie, modellini in scala delle miniere e degli apparati circostanti, la ricostruzione di un’officina meccanica e l’impianto di flottazione per la lavorazione dei minerali, oltre a macchinari usati per il trasporto degli esplosivi e dei detriti.
A completamento della visita, si possono percorrere alcune parti delle gallerie minerarie per un totale di 300 metri. Queste gallerie, messe in sicurezza nel 1934, furono utilizzate anche come rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale, sala operatoria e infermeria. Su prenotazione si possono effettuare visite guidate nel museo e nelle zone minerarie più importanti del territorio, appartenenti al Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.
Dove si trova
Il Museo dell’arte mineraria è situato in via Roma n° 47 nel comune di Iglesias (provincia del Sud Sardegna).
Come arrivare al Museo dell’arte mineraria
Per raggiungere il museo, partendo dalla Stazione FS di Iglesias in via San Salvatore, si può procedere a piedi in direzione nord-est, svoltando a sinistra e imboccando via Giuseppe Garibaldi. Dopo 220 metri si attraversano piazza Quintino Sella e piazza Guglielmo Oberdan, si svolta a sinistra e si entra nella SS126 e dopo 350 metri si svolta ancora a sinistra, in via Isonzo. Dopo 50 metri si è arrivati a destinazione.