Il Museo del Carbone è stato aperto nel 2006 dal Centro Italiano della Cultura del Carbone in quella che un tempo era la ricca e fiorente Miniera di Serbariu, attiva dal 1937 e chiusa nel 1964. La tradizione mineraria ha avuto un forte impatto economico, sociale e ambientale sul territorio: ha permesso la crescita dell’economia e la creazione di posti di lavoro, ma ha anche causato danni ambientali cui oggi si pone rimedio con la ” rimessa a nuovo “ delle vecchie attività, dando loro una collocazione storica e sociale degna di rispetto e da non dimenticare.
Si possono visitare diversi locali ed edifici, tra i quali la lampisteria (il locale dove un tempo si conservavano le lampade usate in miniera), che oggi ospita la collezione permanente del Museo del Carbone. Qui si possono ammirare le lampade usate nei lavori di scavo, attrezzi, strumenti di uso quotidiano, fotografie, documenti e video interviste ai minatori.
Si passa poi alla sala sottostante, ove si può conoscere l’evoluzione delle tecniche minerarie e visionare i macchinari utilizzati. Nella sala argani è conservato il macchinario di discesa e risalita. Il museo del Carbone fa parte del progetto del Parco Storico e Geominerario della Sardegna.
Dove si trova
Il Museo del Carbone è situato nella grande Miniera di Serbariu, poco fuori il centro abitato di Carbonia, in provincia del Sud Sardegna.
Come arrivare al Museo del Carbone
Per raggiungere il museo, partendo dalla stazione dei treni di Carbonia in piazza Cocco, si deve procedere in direzione sud lungo la SS126 Sud Occidentale Sarda per 400 metri. Alla rotonda si prende la terza uscita e si prosegue per 260 metri. Si entra in una seconda rotonda, si prende la prima uscita e si prosegue per 500 metri, fino ad arrivare a destinazione.