La Corsa degli Scalzi si svolge ogni anno a Cabras, paese in provincia di Oristano, in onore di San Salvatore di Sinis, la cui chiesa è stata edificata sopra un tempio pagano sotterraneo dedicato in età nuragica al culto delle acque. Attorno a questa chiesa sono sorte nel tempo le casette degli agricoltori abitate soltanto nella settimana che precede la prima domenica di settembre, in occasione delle cerimonie dedicate al Santo.
La tradizione vuole infatti che la statua del Salvatore sia conservata a Cabras fino al sabato antecedente la prima domenica di settembre, mattina in cui centinaia di ragazzi vestiti di bianco e scalzi la portano di corsa al villaggio per la celebrazione della festa.
Per i giovani di Cabras, la corsa lungo pesanti chilometri di asfalto e terra rappresenta l’atteso momento che riempie di energia e valore e dona un significato spirituale al voto fatto a San Salvatore e sciolto, appunto, attraverso la fatica della corsa a piedi nudi.
Il pomeriggio della domenica, dopo i festeggiamenti, la Corsa degli Scalzi prosegue con i giovani che riportano la statua del Santo in paese, dove la festa si conclude con la massima partecipazione di turisti e residenti; il Salvatore viene trasportato sempre ed esclusivamente correndo, quasi a ripercorrere i momenti in cui i contadini tentavano di mettere in salvo dagli invasori questo simulacro del XVII secolo.
Anticamente, con il rientro della statua a Cabras, venivano chiuse le case e, raccolte le masserizie, gli abitanti rientravano con le carrette al seguito della statua in rigoroso silenzio e con la malinconia nell’attesa dell’anno successivo.
La Corsa degli Scalzi di Cabras è oggi una delle principali attrazioni dell’oristanese, apprezzata dai visitatori e seguita con profonda partecipazione dai fedeli, nonché una delle più suggestive manifestazioni dell’isola.