La Chiesa di San Salvatore, conosciuta anche come Santuario di San Salvatore, è stata costruita nel XVIII secolo. La sua struttura è semplice, in stile rurale. Per accedere all’interno della chiesa, si passa sotto un portico con tetto a coppi. Ma è l’interno a lasciare stupefatti.
La chiesa di San Salvatore, infatti, fu costruita sopra un tempio ipogeo del IV secolo che custodiva (e custodisce ancora oggi) l’accesso a due pozzi sacri. Per raggiungere l’ipogeo si deve scendere una scalinata e si è accolti in un ambiente composto da due vani, con volte a botte unitamente a una rotonda con cupola.
Dalla rotonda si accede ad altre tre stanze, due rettangolari e una semicircolare, con un pozzo circolare e un betilo nuragico. Sulle pareti di tutte le stanze si possono osservare dipinti, scritture, raffigurazioni di leoni, navi e donne e persino un versetto del corano.
Attorno alla chiesa sono stati costruiti i novenanti, ossia gli alloggi che costituiscono il novenario e che sono utilizzati dagli abitanti del luogo nei nove giorni precedenti la festa di San Salvatore, che cade il primo sabato di settembre. Durante la sagra la statua del santo viene portata dai fedeli, che corrono vestiti di bianco e a piedi nudi lungo una strada sterrata da Cabras alla chiesa di San Salvatore, coprendo una distanza di 8 chilometri.
Dove si trova
La Chiesa di San Salvatore è situata in via S’Arruga de Su Devotu, nell’omonima frazione del comune di Cabras, provincia di Oristano.
Come arrivare alla Chiesa di San Salvatore
Per raggiungere la chiesa, partendo dal municipio di Cabras in via Giacomo Leopardi, si deve procedere in direzione nord verso via Sassari. Dopo 120 metri si svolta a sinistra e si entra nella SP6. Si continua per 1,3 chilometri, quindi si mantiene la destra per restare sulla SP6 e si prosegue per 6,1 chilometri. Si svolta a destra, entrando in SP7, e dopo 800 metri si esegue un’ultima svolta a destra. Si continua per circa 200 metri e si è arrivati.