All’interno di questa sezione My Sardinia ti accompagna alla scoperta dei carnevali e maschere, sulla storia e sul loro significato. In Sardegna non si parla di carnevale ma di “ carnevali ”. Il plurale non è usato a caso, perché nell’isola non esiste un solo carnevale (Carrasegare, in sardo), ma tanti eventi che nei mesi invernali si svolgono contemporaneamente nell’entroterra e sulla costa.
Nulla a che vedere con i carnevali della Penisola: in Sardegna questi appuntamenti attesissimi sono la rappresentazione di scene di vita vera, di antichi rituali dedicati alla fertilità della terra e ai pascoli, o la rievocazione di giochi cavallereschi del Medioevo.
È il caso della Sartiglia di Oristano, un carnevale fondato nel lontano 1543. Durante l’evento un rullo di tamburi accompagna la cavalcata de Su Componidori e le acrobazie dei cavalieri, che con le loro spade cercano di prendere al volo una stella. I giochi equestri della Sartiglia non oscurano il fascino arcano di altri famosi carnevali, come quelli di Mamoiada e di Ottana, perché il carnevale in Sardegna ha mille volti, e fra tutti, quelli delle maschere antropomorfe dei Mamuthones, degli Issohadores, dei Boes e dei Merdules, appartenenti alle tradizioni della Barbagia.
Uomini travestiti da pastori e da buoi sfilano in danze mistiche, accompagnati dal suono di campanacci che fa eco nelle valli: non ci sono parole per descrivere l’emozione che suscitano i carnevali e maschere della Sardegna.
Clicca su un carnevale a tua scelta e, all’interno dell’articolo descrittivo: otterrai tutti i dettagli su come arrivare grazie alla cartina interattiva di Google Maps. In più, se stai organizzando un tour dei carnevali, spostandoti sulla mappa virtuale puoi trovare i più vicini alla tua posizione sfruttando la geolocalizzazione.