Abitato fin dall’epoca cartaginese e romana, San Nicolò Gerrei (in sardo campidanese Paùli Xrexèi) è un comune situato in Provincia del Sud Sardegna e abitato da poco meno di mille persone. All’interno di un territorio prevalentemente montuoso e caratterizzato da vasti altipiani, l’insediamento, come testimoniato anche dalla forma ad Y che contraddistingue l’abitato, sorge in una zona di convergenza tra i percorsi del fondovalle che affiancano la confluenza dei corsi d’acqua tributari del Flumendosa.
Percorrendo la Strada Statale 387, dal valico della Cantoniera Pranu Sanguini fino al paese di San Nicolò Gerrei, si può ammirare uno splendido panorama montano, tra cui svettano i monti Ixi (839 m.) da una parte e Cuccuru Orru (801 m.) dall’altra.
In località Santu Iacci sorgeva anticamente un tempi o a pozzo di cui oggi non restano più tracce, ad eccezione dei ruderi di un edificio rettangolare costruitogli vicino con grosse pietre non cementate. In questa zona venne anche trovata la base di una colonna in bronzo con un’iscrizione trilingue (in punico, latino e greco) recante un ringraziamento alla divinità salutifera greca Asclepio (corrispondente all’Esculapio romana): questo reperto è oggi esposto al museo di Cagliari.