Ploaghe (in sardo logudorese Piàghe) è un comune della Sardegna in provincia di Sassari. Un tempo sede vescovile, Ploaghe conserva ancora vestigia del suo passato di gloria.
Molte sono, infatti, le chiese costruite nel centro storico e nelle zone limitrofe, a dimostrazione del profondo sentimento religioso che ha accompagnato la popolazione nel corso dei secoli. In centro, il primo luogo che merita una visita è la chiesa di Cristo Re e San Giovanni Battista, costruita negli anni Sessanta del Novecento accanto al nuraghe Don Michele.
Successivamente, si possono visitare le chiese di San Timoteo, risalente al Diciassettesimo secolo, e di San Pietro Apostolo, oggi casa parrocchiale, edificata in stile gotico nel Quindicesimo secolo. All’interno della casa parrocchiale è conservata una ricca collezione di quadri a carattere sacro realizzati dal Maestro Giovanni Spano di Ozieri.
Verso la periferia segnaliamo la chiesa di Sant’Antonio da Padova, con il convento dei frati Cappuccini, e il nuraghe Attentu. Appena fuori dalla periferia, in una cornice molto suggestiva, si può visitare la chiesa di San Michele di Salvenero.
Oltre alle ricchezze culturali, il comune di Ploaghe vanta una fiorente economia basata sull’agricoltura sostenibile e su discrete attività artigiane come la lavorazione del legno e la tessitura del tappeto sardo.
Numerose sono le feste che si susseguono durante l’anno e in cui è possibile ammirare anche il costume tipico del paese, tra le quali la sagra della pecora, con degustazione di piatti e vini tipici accompagnata da musica tradizionale, e la manifestazione dei Candelieri, che si conclude con una processione davanti alla chiesa di San Pietro.