Secondo una teoria che è più una leggenda che una teoria scientifica vera e propria, Narbolia, paese in provincia di Oristano che sorge alle pendici del massiccio montuoso del Montiferru, deve il suo nome a “ Nurapolis ”, che significherebbe “ città dei nuraghi ”.
Sebbene questa etimologia sia probabilmente errata (più probabile una derivazione da “ narbonia ”, che in sardo significa malva, pianta ben presente nel territorio del paese), essa è suggestiva e fa capire quanto la presenza di tracce dell’età nuragica sia incidente nei dintorni di Narbolia: stiamo parlando in effetti di un paese che conta nei suoi dintorni ben ventisei nuraghi (Nuraghe Tradori, Nuraghe Cresia e Nuraghe Perdighisi sono forse i più famosi).
La presenza di resti di terme romane e di un castello medievale arricchiscono l’interessante panorama archeologico di questo paese. Ma d’estate il visitatore di Narbolia non può assolutamente perdersi nemmeno una visita ad Is Arenas, una delle più belle e lunghe spiagge di tutta la Sardegna, dalle vaste dune.
Nella pineta adiacente alla spiaggia, gli amanti del golf troveranno inoltre un maestoso green da diciotto buche, rinomato tra gli esperti per essere uno dei migliori di Italia. In passato, Narbolia aveva un’economia basata essenzialmente sulla fabbricazione della calce, tanto che nel suo territorio troviamo ancora oggi una ventina di fornaci ottocentesche adibite a questa lavorazione.
Oggi, turismo a parte, l’economia del comune di Narbolia gira invece essenzialmente intorno alle attività agro pastorali e vinicole.