A ridosso della catena montuosa del Montiferru, in provincia di Oristano, si trova Milis (in sardo campidanese Mirìs), un antico borgo agricolo il cui territorio è caratterizzato dalla presenza di numerosi reperti archeologici – come i nuraghi Canale, Mura Cabonis, Cobulas e Su Livariu – a testimoniare l’antichissima antropizzazione della zona.
Non sono pochi in paese gli elementi degni di essere ammirati e visitati, a cominciare dalla chiesa di San Paolo che, eretta nel XII secolo, racchiude dipinti di origine catalana, e dalla chiesa parrocchiale di San Sebastiano, costruita nel XVII secolo. All’interno del piccolo centro di Milis si trovano anche due boschi di agrumi particolarmente piacevoli da visitare, Villa Flor e Villa Pernis.
Da non perdere è inoltre il settecentesco Palazzo nobiliare Boyl, che oggi ospita il Museo del Gioiello e del Costume sardo (visitabile ma solo su appuntamento) mentre in passato è stato residenza estiva di ospiti illustri come Carlo Felice, Carlo Alberto, il generale La Marmora, la scrittrice premio Nobel Grazia Deledda e Gabriele D’Annunzio.
Il comune di Milis è infine rinomato per una produzione agricola di alta qualità, i cui capifila sono gli agrumi (in particolare le arance) e i vini (soprattutto la Vernaccia), ma non meno importante risulta essere la produzione di un miele veramente unico e saporito.