Decimoputzu (in sardo campidanese Deximuputzu) è un paese situato in Provincia del Sud Sardegna e popolato da poco meno di quattromilacinquecento persone.
Piccolo ma dalla grande storia, il centro di Decimoputzu era abitato fin dall’epoca prenuragica e nuragica, come dimostrano i numerosi rinvenimenti e le diverse testimonianze di quel lontano periodo storico: nei pressi del paese e, più precisamente, in località Sant’Iroxi, è presente infatti un importante domu de janas (una struttura sepolcrale preistorica scavata nella roccia), chiamata Tomba dei guerrieri e risalente al 1600 a. C. circa, nella quale sono stati trovati oltre duecento scheletri e un ricco corredo militare fatto di diciannove spade e pugnali in rame arsenicato lunghe fino a 66 centimetri.
Altri ritrovamenti di notevole interesse storico-archeologico sono gli undici nuraghi disseminati nella zona, tra i quali si distinguono in modo particolare il nuraghe di Monte Idda e l’imponente fortezza di Casteddu de Fanaris.
Il comune di Decimoputzu si fregia inoltre della presenza nel suo territorio di alcune chiese degne di nota, come quella patronale di Nostra Signora delle Grazie, un edificio romanico risalente al 1270 ma totalmente ricostruito, in stile gotico-aragonese, verso la fine del Cinquecento, la chiesa romanica di San Giorgio, che custodisce al suo interno un’antica tomba di età vandalica, e la chiesa campestre di San Basilio, dotata di mulino.