Porto Managu, Compoltitu, Cala S’Abba Druche, Tentizzos e Turas sono solo alcune delle magnifiche spiagge – ma ve ne sono molte altre, tra cui non poche calette “ esclusive ” raggiungibili solo in barca – presenti nel territorio di Bosa, comune di ottomila abitanti in provincia di Oristano (era in provincia di Nuoro fino al 2005) a spiccata vocazione turistica, dove gli amanti del mare e delle immersioni (ci sono strutture organizzate con istruttori esperti che possono fornire agli appassionati tutto il materiale occorrente per queste attività ed eventualmente anche guide subacquee per accompagnare i sub meno esperti) troveranno pane per i loro denti.
In realtà il paese di Bosa – che a dire il vero non dà nemmeno direttamente sul mare, anche se la frazione di Bosa Marina, che si affaccia sulle acque del Mar di Sardegna e che ha una spiaggia da “ cinque vele ” nella Guida Blu di Legambiente, è vicinissima al centro – non è interessante solo per il mare ma anche per la storia della Torre di Bosa collocata sull’isola Rossa. Sorge alla foce del fiume Temo, l’unico fiume navigabile dell’intera Sardegna, e gli scorci regalati dal lungofiume sono veramente una delizia.
Nel comune di Bosa non mancano monumenti interessanti, a partire dal Castello di Serravalle, detto anche Castello Malaspina (con una cinta muraria lunga trecento metri e comprendente sette torri) e dalla Concattedrale dell’Immacolata Concezione (chiesa dell’Ottocento costruita su un precedente edificio del XII secolo), un carnevale caratteristico, un costume tradizionale, la Collezione etnografica Stara, la Pinacoteca Antonio Atza e per finire in un signorile palazzo ottocentesco incui ha sede il Museo Casa Deriu.
La verdeggiante zona di Bosa regala agli appassionati ottime occasioni per gite ed escursioni (sarà possibile anche praticare il birdwatching), ed offre vini e oli di qualità eccellente su di cui si basa una fortissima tradizione enogastronomica (tra tutti, segnaliamo il vino Malvasia, che si fregia pure del marchio DOC). Tra le altre attività economiche tipiche di Bosa, va menzionata la lavorazione del corallo. Si consiglia infine di visitare la chiesa di San Pietro extramuros (fuori dalle mura) rispetto all’abitato, che si trova nella località campestre di Calmedia, e il promontorio di Capo Marrargiu, situato al centro di una riserva naturalistica di straordinaria bellezza.