Baressa si trova in provincia di Oristano, in un territorio da sempre a vocazione agropastorale, del resto il suo stesso nome sembrerebbe provenire dal fenicio “ baras ”, che significherebbe grossomodo “ luogo di boschi ” (in questa zona si segnala la presenza di un migliaio di ulivi multisecolari).
Già l’origine fenicia del nome fa capire quanto antica sia la frequentazione umana di questo luogo, attestata anche dalle numerose testimonianze di epoca nuragica (si segnalano il Nuraghe Molas, il Nuraghe Monte Majore e il Nuraghe su Sensu) e anche di epoca romana (come le necropoli di Santa Maria e Santu Miali).
A tal proposito si segnalano, a poco più di un chilometro da Baressa, le interessanti rovine del villaggio di Atzeni, fondato nel medioevo ma su un impianto più antico di origine punico-romana, ed abbandonato definitivamente nel XVIII secolo. Vi si trovano anche i resti di un’antica chiesetta pastorale.
Poco distante dal centro (un chilometro circa) si trova anche il parco Marrogali, che si estende per circa tre ettari in un bosco di lecci, adatto per del sano trekking ma anche per piacevoli picnic. Vi si sta realizzando anche un invaso per la pesca sportiva.
In paese, l’edificio più importante è di cerco la Chiesa parrocchiale di San Giorgio, edificata nel Seicento su una struttura precedente: è costituita da un’unica navata centrale con volta a botte e quattro cappelle laterali. Si consiglia una visita alla vicina Casa Museo.
Tipica della zona circostante il comune di Baressa è la coltivazione della mandorla, alla quale viene dedicata anche una sagra apposita che si tiene nel paese verso fine agosto-inizio settembre.