Banari (in sardo logudorese Bànari) è un piccolo paese popolato da poco più di seicento abitanti, situato nella Sardegna nord-occidentale, in provincia di Sassari, e compreso nella regione storico-geografica del Meilogu.
Il territorio era abitato fin dai tempi antichi da una popolazione nuragica detta dei Balari, da cui probabilmente deriva il nome del comune. I reperti storici-archeologici più importanti si trovano fuori dal centro abitato e sono raggruppati nella necropoli di Ziu Juanne.
Il centro storico di Banari si è sviluppato attorno al lavatoio pubblico Funtana ‘e Supra e alla chiesa di San Michele Arcangelo. Di notevole interesse è il Museo della Fondazione Logudoro-Meilogu per l’Arte Contemporanea, in cui sono esposti un centinaio di pitture e sculture di diversi artisti italiani.
Poco distante sorge invece la chiesa parrocchiale di San Lorenzo, costruita nel Diciottesimo secolo e restaurata di recente, mentre a circa tre chilometri dal centro abitato si trova il monastero medievale di Seve, uno dei pochi rimasti quasi intatti sul territorio sardo e attualmente in disuso, e la chiesa Romanica di Santa Maria di Cea.
Il comune di Banari è inoltre famoso per la sua cipolla chiamata, appunto, cipolla di Banari; ogni anno, di solito in agosto, viene organizzata in paese la sagra dedicata all’ortaggio, che attira visitatori provenienti da ogni parte dell’isola.