Allai – in provincia di Oristano, a trenta chilometri ad est dal capoluogo – è oggi un piccolo e grazioso paese che conta poco meno di quattrocento abitanti, ma che in passato ha avuto un non poco importante ruolo di crocevia per le popolazioni che abitavano la zona sin dalle età più antiche.
Domus de janas, menhir e, ovviamente, nuraghi, testimoniano gli insediamenti più remoti, quelli di età preistorica; i resti di un ponte romano proprio in paese, ci raccontano qualcosa del periodo romano; non mancano nemmeno siti archeologici di età medievale. Del resto, lo stesso nome del paese, Allai, ha origini molto antiche, derivando probabilmente da una radice semitica (“ el-alah ”, traducibile grossomodo come “ casa di Dio ”), la stessa da cui dovrebbe derivare anche l’arabo “ Allah ”.
Il ponte romano di cui si faceva cenno prima è una delle attrazioni culturali più interessanti di Allai: conta sette arcate ma non sono tutte di origine romana, perché il ponte fu restaurato già in età medievale (per la precisione nel 1157, come attestato da un’epigrafe rinvenuta di recente).
Da segnalare in paese anche la presenza di numerosi e bellissimi murales, spesso dei veri e propri “ trompe-l’œil ” che rappresentano scene di vita paesana accanto a immagini dai contenuti più astratti. Allai si trova al centro di uno spettacolare ambiente naturale dominato dal Monte Grighine, un rilievo di 673 metri di altezza in grado di regalare vedute di rara bellezza.
La bellezza del paesaggio, oltre alla presenza di numerose specie sia dal punto di vista della fauna (cinghiali, lepri, poiane) che della flora (lecci, corbezzoli, lentischi), rendono quindi la zona del comune di Allai particolarmente consigliabile anche agli amanti della natura.