Ai piedi dell’altopiano della Giara di Gesturi si trova il piccolissimo paese di Albagiara (in sardo campidanese Ollasta), il cui nome, acquisito nel 1959 in seguito al distacco dal comune di Usellus, fa riferimento ad uno dei momenti tipicamente più belli che si possono vivere in questo centro, ossia il sorgere dell’alba che spunta dall’altopiano colorando per qualche minuto il mondo di intense tonalità rosa.
Nemmeno trecento abitanti vivono in questo paese in cui, nonostante le ridotte dimensioni, non mancano i luoghi di interesse, come la chiesa parrocchiale di San Sebastiano, ricostruita tra Seicento e Settecento su un precedente impianto di probabile origine medievale: le cappelle laterali non erano presenti nel prospetto originario. Da segnalare anche la chiesa di San Pietro che, oggi totalmente restaurata, si trova nel vecchio cimitero monumentale risalente al XIV secolo.
Interessante è anche il territorio circostante il comune di Albagiara. In località Su Padenti, facilmente raggiungibile con una strada che parte dal centro abitato, si trova un bel bosco di roverelli, lecci e sughere, innervato di numerosi sentieri ben indicati grazie ai quali è possibile compiere piacevoli escursioni nella natura.
Non mancano inoltre testimonianze archeologiche, a partire da quelle nuragiche, come il nuraghe Bingias, il nuraghe Lea Nuraghe Cala Piscinas e il nuraghe di S. Lussorio, dove sono evidenti anche resti più recenti, risalenti al periodo romano. D’altra parte Albagiara era vicinissima alla colonia romana di Iulia Augsuta Uselis (nota anche semplicemente come Uselis), di fondazione tardo-repubblicana, citata dal geografo Tolomeo e presente in una tavola bronzea del 158 d. C. esposta al Museo Archeologico di Cagliari.