My Sardinia

Autore: Mario Lo Monaco

  • Piscine di Venere

    La spiaggia delle Piscine di Venere è situata nella costa orientale della Sardegna, vicino la Grotta del Fico, compresa nella parte settentrionale della regione storico-geografica dell’Ogliastra, e rappresenta probabilmente una delle spiagge più belle tra quelle che si affacciano al Golfo di Orosei.

    Delimitata da imponenti falesie di roccia calcarea e scogli bianchi semi sommersi, circondati a loro volta da una fitta e rigogliosa vegetazione, la spiaggia delle Piscine di Venere è caratterizzata da un modesto arenile di circa cinquanta metri e privo di servizi, bagnato da uno splendido mare turchese intenso che, come quello della Caletta delle Piscine che la precede a nord di poco più di trecento metri, ospita perlopiù imbarcazioni private e mini crociere.

    Dove si trova

    La spiaggia delle Piscine di Venere si trova nel territorio comunale di Baunei (provincia di Nuoro).

    Come arrivare alla spiaggia delle Piscine di Venere

    Dal centro di Baunei si imbocca in direzione nord-ovest la SS125 Orientale Sarda e la si percorre verso via San Pietro per ottantaquattro metri; da qui si svolta leggermente a destra e si prende via San Pietro che si attraversa per circa centocinquanta metri fino a via Bitzicoro. Dopo poco meno di duecento metri si svolta a destra e poi a sinistra dopo altri trecentocinquanta metri; quindi si svolta nuovamente a sinistra una volta percorsi più di due chilometri e leggermente a destra dopo quasi sei chilometri e mezzo.
    Si continua sulla strada per altri nove chilometri circa e si lascia la macchina per proseguire a piedi attraverso un percorso di trekking, il sentiero del “ Selvaggio Blu ” consigliato esclusivamente agli escursionisti esperti, che parte dalla piana del Golfo di Baunei, e grazie al quale è possibile raggiungere anche le limitrofe Cala Biriola e Caletta delle Piscine.
    La spiaggia delle Piscine di Venere può essere raggiunta anche via mare con imbarcazioni private o motobarche che partono ogni giorno dai porti di Cala Gonone, Arbatax e Santa Maria Navarrese.

  • Caletta delle Piscine

    A poco più di sessanta metri a sud dalla splendida Cala Biriola, nella meravigliosa costa orientale della Sardegna, compresa nella regione storico-geografica dell’Ogliastra, si trova la piccola insenatura che ospita l’affascinante Caletta delle Piscine: una perla di rara bellezza delimitata da imponenti rocce granitiche di colore grigio scuro e caratterizzata dalla presenza di un mare turchese, cristallino e profondo.

    Priva di arenile sabbioso, senza servizi e circondata alle sue spalle dalla rigogliosa vegetazione del bosco di Biriola, la Caletta delle Piscine è una meta prediletta da chi non ama i litorali troppo affollati e desidera rifugiarsi con la propria barca in questo piccolo angolo di Sardegna, per godere appieno e in totale relax dell’incanto rappresentato da una natura selvaggia e incontaminata.

    Dove si trova

    La Caletta delle Piscine si trova nel territorio comunale di Baunei (provincia di Nuoro).

    Come arrivare alla Caletta delle Piscine

    Dal centro di Baunei si procede in direzione nord-ovest sulla SS125 Orientale Sarda per ottantaquattro metri, verso via San Pietro; da qui si svolta leggermente a destra e si imbocca la via che si attraversa per circa centocinquanta metri fino a via Bitzicoro. Dopo poco meno di duecento metri si svolta a destra e poi a sinistra una volta percorsi trecentocinquanta metri; quindi si svolta nuovamente a sinistra dopo poco più di due chilometri e leggermente a destra dopo quasi sei chilometri e mezzo. Si continua sulla strada per altri nove chilometri circa e si lascia la macchina per proseguire a piedi attraverso un percorso di trekking, il sentiero del “ Selvaggio Blu ”, consigliato solo agli escursionisti esperti, che parte dalla piana del Golfo di Baunei.
    La Caletta delle Piscine può essere raggiunta anche via mare con imbarcazioni private o motobarche che partono quotidianamente dai porti di Cala Gonone, Arbatax e Santa Maria Navarrese.

  • Spiaggia di Foghe Pizzinna

    A venti metri dall’estuario del Fiume Cedrino, nell’affascinante costa orientale della Sardegna, si trova la spiaggia chiamata in sardo logudorese foghe pizzinna.

    L’origine del nome in una traduzione letterale di “foghe pizzinna” sarebbe in italiano “foce bambina”, ma l’interpretazione più corretta è “piccola foce”, con riferimento alle dimensioni del piccolo fiume che in questo punto sfocia in mare.

    Lunga poco più di 360 metri, la spiaggia di Foghe Pizzinna si affaccia sul meraviglioso Golfo di Orosei e mostra a visitatori e turisti un arenile costituito da sabbia color grigio chiaro a granelli fini e morbidi, sul quale è talvolta possibile riscontrare la presenza di posidonie spiaggiate.

    Le acque del mare che lambiscono la riva alternano all’azzurro cristallino un intenso verde smeraldo, che nasconde un fondale prevalentemente sabbioso e non troppo profondo.

    Delimitata a sud dalla spiaggia di Santa Maria e da una rigogliosa pineta particolarmente adatta ad accogliere famiglie con bambini, la spiaggia di Foghe Pizzinna è infatti mediamente affollata in alta stagione, sebbene non offra servizi nelle immediate vicinanze, fatta eccezione per l’ampio parcheggio.

    Dove si trova

    La spiaggia di Foghe Pizzinna si trova in località Santa Maria, nel comune di Orosei (provincia di Nuoro).

    Come arrivare alla spiaggia di Foghe Pizzinna

    Dal centro di Orosei si percorre in direzione nord-est la SS125 Orientale Sarda che, in alcuni tratti, diventa SS129 Trasversale Sarda. Per circa duecentodieci metri si prosegue lungo via S’Ortale e si svolta a destra su via Nazionale; dopo quasi settanta metri si svolta leggermente a sinistra e si prende nuovamente la SS125 Orientale Sarda che si percorre per quasi un chilometro. Dopodiché si svolta e si mantiene la destra per circa tre chilometri e mezzo in località Santa Maria, fino a raggiungere una strada sterrata sulla destra che si attraversa per poco più di duecento metri, prima di raggiungere i parcheggi collocati a pochi passi dall’arenile di Foghe Pizzinna.

  • Spiaggia di Porto Corallo (Orosei)

    Incastonata in una piccola insenatura tra la spiaggetta e la più nota spiaggia di Cala Liberotto, la spiaggia di Porto Corallo si presenta agli occhi dei visitatori come un vero e proprio gioiello naturale di incantevole bellezza, che nulla ha da invidiare alle più note cale della splendida costa nuorese che si affacciano sul meraviglioso Golfo di Orosei.

    Il suo arenile, lungo pressapoco centodieci metri, è costituito perlopiù da sabbia grigia chiara, fine e morbida, la cui riva è bagnata da un mare cristallino e turchese che presenta un fondale non troppo profondo e prevalentemente sabbioso.

    Queste caratteristiche la rendono particolarmente adatta ad accogliere famiglie con bambini e fanno sì che la spiaggia di Porto Corallo sia sempre molto affollata in alta stagione. Delimitata da alcune rocce granitiche e da una rigogliosa pineta, la cala offre a visitatori e turisti numerosi servizi come l’affitto di ombrelloni e sdraio, il noleggio di pedalò e attrezzature da sub, bar e ristorante.
    Alle sue sue spalle, immerso nel verde, si trova il Club Hotel Tirreno, dotato di piscine, campi da tennis e calcetto, case vacanze e strutture ricettive.

    Dove si trova

    La spiaggia di Porto Corallo si trova in località Cala Liberotto, nel territorio comunale di Orosei (provincia di Nuoro).

    Come arrivare alla spiaggia di Porto Corallo

    Dal centro di Orosei si percorre in direzione nord-est prima la SS125 Orientale Sarda e poi la SS129 Trasversale Sarda verso via S’Ortale che, dopo circa duecentodieci metri, diventa via Nazionale; da qui si prosegue per altri settanta metri e poi si svolta leggermente a sinistra tornando sulla SS125 Orientale Sarda; dopo poco più di dieci chilometri si svolta a destra e si imbocca viale Cala Liberotto che si percorre per novecento metri; dopodiché si svolta a sinistra per via Porto Corallo situata alle spalle della spiaggia.

  • Spiaggia di Punta La Batteria

    La spiaggia di Punta La Batteria è situata nell’affascinante costa nord-orientale della Sardegna, compresa in una delle più conosciute regioni storico-geografiche dell’isola: la Gallura.

    Di dimensioni ridotte rispetto alla spiaggia di Porto Ainu, che la precede a nord di circa centottanta metri, questa modesta cala appartenente al territorio comunale di Budoni è caratterizzata da un arenile lungo poco più di cento metri e formato da sabbia dorata a grana grossa che si alterna a ciottoli di diverse grandezze.

    La riva della spiaggia di Punta la Batteria è bagnata da un mare color verde smeraldo che presenta un fondale ciottoloso e quasi subito profondo. Alle spalle dell’arenile, immerso nella rigogliosa vegetazione della macchia mediterranea, si trova il Villaggio Campeggio Sa Marina, dotato di numerosi servizi.

    A poco meno di quattrocento metri è situato invece il Residence Sa Raiga, che dista a sua volta circa trecento metri dal delizioso complesso di villette e case vacanze denominato Marina Seada Beach, che si trova nella nota località Riviera dei Pini.

    Dove si trova

    La spiaggia di Punta la Batteria si trova nel territorio comunale di Budoni (provincia di Sassari).

    Come arrivare alla spiaggia di Punta la Batteria

    Dal centro del paese di Budoni si percorre via Nazionale verso sud e, dopo un breve tragitto, si imbocca la SS125 Orientale Sarda che si percorre dritta per poco più di cinque chilometri; dopodiché si svolta a sinistra e si attraversa per centotrenta metri una strada sterrata che conduce al Villaggio Campeggio Sa Marina, situato proprio dietro la spiaggia di Punta la Batteria.

  • Spiaggia di Porto Ainu

    La spiaggia di Porto Ainu è situata nella costa nord-orientale della Sardegna e, più precisamente, nell’omonima località appartenente alla splendida regione storico-geografica della Gallura, in provincia di Sassari. Il suo arenile, che raggiunge un’estensione di circa trecento metri, si affaccia su un mare dai colori caraibici che alterna alle acque cristalline della riva un intenso e suggestivo turchese, che diventa blu scuro man mano che si raggiunge il largo e il fondale si fa sempre più profondo.

    La spiaggia di Porto Ainu, con la sua sabbia color grigio chiaro, è racchiusa tra la Punta del Nuraghe e la Punta del Pedrami ed è delimitata alle sue spalle da una fitta e rigogliosa vegetazione boschiva, che ospita uno stagno in secca durante le stagioni più calde.

    Particolarmente amata da chi pratica immersioni e snorkeling, questa deliziosa cala offre a visitatori e turisti diversi servizi, come il parcheggio a pagamento, l’accesso ai disabili e la presenza di alcune strutture ricettive nell’omonimo villaggio situato a pochi metri dall’arenile.

    Dove si trova

    La spiaggia di Porto Ainu si trova in località Porto Ainu, nel comune di Budoni (provincia di Sassari).

    Come arrivare alla spiaggia di Porto Ainu

    Dal centro di Budoni si percorre via Nazionale verso sud fino ad imboccare la SS125 Orientale Sarda; si prosegue quindi, sempre verso sud, per circa un chilometro e si svolta a sinistra per via Agamennone, entrando in località Tanaunella; da qui si percorre prima via Nestore e poi via Eleonora d’Arborea fino a raggiungere via Porto Ainu, che conduce all’omonimo villaggio.
    Una volta giunti nella località è sufficiente seguire le indicazioni che portano direttamente alla spiaggia.

  • Riu Pitrisconi (San Teodoro)

    Il Rio Pitrisconi (Riu Pitrisconi in gallurese e logudorese, chiamato localmente “ Riu Eni Tolti ”) è un fiume che nasce alle pendici settentrionali del massiccio del Monte Nieddu (970 mt), al confine tra i territori comunali di Padru e San Teodoro (provincia di Sassari). Meta indiscussa per gli escursionisti e per gli amanti del trekking e del canyoning, il Riu Pitrisconi è tra le destinazioni da non perdere per chi vuole vivere esperienze a diretto contatto con la natura.

    Il fiume dà il nome all’omonimo cantiere forestale (cantiere forestale Pitrisconi), facente parte della Riserva Naturale del Monte Nieddu: un area ricca di boschi, pareti granitiche, sorgenti, cascate e sentieri da esplorare, in cui incontrare rare specie di avifauna (tra cui esemplari di aquila reale e falco pellegrino) e fauna terrestre.

    Nei suoi tratti più elevati il fiume affaccia su bellezze paesaggistiche di grande fascino. Da punta Pala di Monti e punta Castellaccio ad esempio, si ammira il panorama del porto di Olbia, di Golfo Aranci e Capo Figari, mentre da Punta Maggiore, si aprono incredibili scorci sull’isola di Tavolara, sulla spiaggia La Cinta e sullo stagno di San Teodoro, ma anche sui vicini monti di Alà dei Sardi.

    Lungo le sponde del Riu Pitrisconi si trovano esemplari di fauna tipici della Gallura, come tassi secolari e formazioni arboree di corbezzoli, licheni e ginepri, specialmente nei pressi della cascate del Rio Pitrisconi e del Rio Petrioli.

    Il fiume scorre tutto l’anno e nei periodi di maggiore piovosità può raggiungere i 300 lt/s di altezza, è caratterizzato da diversi salti e laghi naturali, alcuni attrezzati con corde per l’immersione (per affrontare i percorsi di medio-alta difficoltà si consiglia di rivolgersi a guide esperte). Qui ogni anno si svolge il “ Tourist Trophy Adventure ”, manifestazione sportiva che prevede prove su mountain bike, ponte tibetano e orienteeing.

    In località Stazzu Pitrisconi si trova una struttura gestita dall’Ente Foreste da cui partono le escursioni principali. Per raggiungerla da Olbia, basta percorrere la SS125 in direzione San Teodoro-Siniscola, arrivare a Budditogliu e proseguire per via Aresula. Di qui, seguire le indicazioni per Fonte acqua Aresula e continuare sulla strada bianca dopo il cavalcavia fino a Stazzu Pitrisconi.

  • Torre di Longonsardo (Santa Teresa di Gallura)

    La Torre di Longonsardo è la più grande torre della Gallura, nonché la più grande eretta dagli spagnoli in Sardegna. La costruzione si trova alle porte di Santa Teresa di Gallura, comune appartenente alla provincia di Sassari e conosciuto un tempo, appunto, come Longonsardo.

    La Torre di Longonsardo fu innalzata presumibilmente a scopi difensivi e di avvistamento attorno al 1590, sotto il regno di Filippo II di Spagna. La fortezza è ancora oggi situata infatti in posizione strategica sul mare, affacciata sulla spiaggia di Rena Bianca e sulle scogliere delle Bocche di Bonifacio.

    La Torre di Longonsardo, di forma circolare e merlata, era in origine costituita da tre locali distinti coperti da una volta a tutto sesto, sorretta da pilastro centrale; il materiale utilizzato per la costruzione è il granito locale, l’altezza è di circa undici metri e il diametro di dieci. I lavori di restauro hanno portato alla luce una grande cisterna per la raccolta per l’acqua piovana, convogliata grazie al canale presente a ridosso delle pareti. Nel 1720, dopo il dominio spagnolo, il monumento passò nelle mani dei Savoia, che posero il comandante Francesco Maria Magnon a controllo della torre, smilitarizzata definitivamente nel 1800.

    Nel 1791 fu aggiunta alla struttura originale una mezzaluna realizzata di travi di ginepro, dove furono ricavate le stanze per la guarnigione (ora mancante). Sul terrazzo fu aggiunta invece una garritta sporgente, e, nella parte nord, un muro di cinta trapezoidale. Oggi è possibile accedere e visitare la Torre di Longonsardo grazie ad una scaletta posta a metà di una delle pareti, realizzata durante la Seconda Guerra Mondiale dai paracadutisti che vi alloggiavano.

    Del Castello di Longonsardo invece, rimangono solo alcuni resti, poiché lo stesso edificato nel 1308, venne distrutto dagli aragonesi pochi anni dopo assieme all’adiacente villaggio. La torre rappresenta con l’insediamento nuragico Lu Brandali e Capo Testa le principali attrazioni di Santa Teresa di Gallura, e si raggiunge percorrendo dal centro storico via XX Settembre fino alla scogliera. Per visitarla si consiglia di alloggiare nelle case vacanze presenti nella frazione balneare di Santa Reparata o a Porto Quadro.

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