Cala di Roto è una delle spiagge più famose dell’arcipelago della Maddalena, e il suo magnifico arenile colorato è famoso in tutto il Mediterraneo. Il suo nome deriva da “ roto ” che in dialetto gallurese significa “ aia ”, indicando con questo nome il luogo in cui si trebbiava il grano, che veniva raccolto nell’isola di Budelli.
Il nome col quale è però maggiormente conosciuta, e che identifica la sua particolare bellezza, è “ Spiaggia Rosa ”. Il suo arenile assume, infatti, colorazioni che vanno dal bianco al rosso, passando per il rosa; esso è costituito da sabbia granitica soffice e rosata, che si mescola ai gusci di animali marini e a pezzi di conchiglie, che gli conferiscono la sua famosa tonalità rossastra.
Per il suo arenile così raro al mondo, l’Ente Parco della Maddalena ha deciso di vietare l’accesso ai turisti, che, nei decenni passati, hanno saccheggiato la sabbia pensando che si trattasse di corallo. La bellezza del mare di Cala di Roto è all’altezza di quella dell’arenile; le sue acque sono di colore verde smeraldo chiaro, trasparenti e brillanti, e sfumano nell’azzurro.
Da questa cala partono due sentieri, uno verso la suggestiva spiaggia dei Cavalieri, l’altro verso il monte Budello, il punto più alto dell’isola dal quale si gode di un bellissimo panorama.
Una curiosità: la spiaggia è stata la location del film “ Deserto Rosso ” di Michelangelo Antonioni.
Dove si trova
La spiaggia Rosa o Cala di Roto è situata nell’isola di Budelli, nel comune di La Maddalena (provincia di Sassari).
Come arrivare alla spiaggia Rosa o Cala di Roto
Cala di Roto, più conosciuta con il nome di “ Spiaggia Rosa ” dista circa 12 chilometri dal porto dell’isola della Maddalena. Per raggiungerla occorre superare l’isola di Spargi, dirigendosi verso nord. L’area intorno alla spiaggia è però off-limits sia per le imbarcazioni, che possono avvicinarsi ad essa solo mantenendosi a debita distanza, che per i visitatori via terra, che possono raggiungerla percorrendo i sentieri che partono dalle cale vicine senza calpestarne l’arenile, in quanto è molto prezioso e protetto dall’Ente Parco.
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